Sempre grazie alla disponibilità di Rico, tra ottobre e novembre portiamo a termine l'ultima fatica in programma: la ripulitura e riattrezzatura a fix-inox di "50° GERVA". Anche questo lavoro ha richiesto più tempo di quanto previsto. Terra, erba, muschio e lichene in gran quantità sulle cenge e in alcuni tratti sparsi lungo la via. Ricordo che nel 1998, anno di apertura della via con Fabrizio Gatti, la pulizia non aveva richiesto un tale impegno. Si è sporcata più in questi 17 anni che nei millenni precedenti!!!!
Da tempo avevamo messo gli occhi su questa misteriosa parete, le poche foto trovate non ci hanno scoraggiato e abbiamo deciso lo stesso di andare. Per fortuna le fessure c'erano e la scalata non si è rivelata troppo difficile. Arrivati in cima con tempo splendido abbiamo entrambi pensato che sarebbe stato bello dedicare questa via a Fabrizio e da qui è nato il Pilastro Zec.
Recuperate le forze dopo i lavori sul Bimbo e sul Rivero, propongo a Rico di darmi una mano a ripulire e riattrezzare le altre mie vie esistenti nel "primo" e "secondo salto" della "Sbarua centrale", settori di arrampicata così denominati sulla prima guida di Giampiero Motti. Rico, ancora una volta, è disponibile! Il proposito è di risistemare le vie, sei monotiri in tutto, sfruttando le giornate più fresche tra maggio e giugno. E così è stato, anche se con un supplemento di lavoro...
Dopo le fatiche sul Bimbo, e qualche mese di riposo, chiedo a Rico se ha voglia di darmi una mano a ripulire e riattrezzare “Bon ton”. Anche se spesso ripetuta, la via è stata invasa in alcuni tratti dal lichene e, per non farsi mancare niente, anche da qualche toppa erbosa di troppo. Inoltre, l’attrezzatura della via è oggettivamente un po’ datata. Una bella ripulita e un'attrezzatura adeguata agli standard attuali è proprio quello che ci vorrebbe. Con l’occasione, apporterei anche qualche piccola miglioria. Claudio Battezzati, compagno d’apertura della via nel mese di marzo del 1986, che attualmente lavora in trasferta in Sicilia, è d’accordo. Rico, come sempre entusiasta, è subito disponibile...
ROCCA SBARUA Pulitura e riattrezzatura a fix-inox della Torre del Bimbo
Se, giunti al Rifugio Melano-Casa Canada, ci si sposta alla piazzola di atterraggio dell’elicottero distante pochi metri, ci si mette nella condizione ottimale per godere di una panoramica superba su tutte le strutture più importanti della Sbarua, quelle inferiori e quelle superiori. La struttura di primo impatto visivo è quella intuitivamente denominata “Placche gialle”, superba parete verticale alta circa 120 metri. Spostando lo sguardo alla sua destra si identificano facilmente in sequenza lo “Sperone Rivero”, lo “Sperone Cinquetti” e, subito a fianco, la “Torre del Bimbo” che, da questo punto di vista, appare più modesta di quanto essa sia in realtà.