logo gerva

Corto Maltese - Nuova via in Val Soana

CORTO MALTESE

Scarica la relazione della via

Sto rileggendo un vecchio libro dall’ humor tutto inglese (tre uomini in barca) e allo stesso tempo chattando sui social.
Una tipa mi scrive che mentre io facevo la via del Divino e dell’Epidemico a Noasca, lei ha fatto la Via del Pesce.
Vado a vedere chi è la donzella, vedo che è una sportivona mica da ridere e va in montagna come piace a me.
Peccato sia di Milano…sarà una che se la tira a prescindere. Va beh, non diamo retta ai pregiudizi e avventuriamoci nella comunicazione impersonale dei messaggini in rete, con faccine, battute e tutto il resto.
Accidenti, viene fuori una tipa competente, simpatica che risponde in modalità free. Sarà sicuramente una milanese di adozione.

 

IMG 20210705 112433

Leggi tutto

Mastro Lindo... Ruffiano Protesico - Nuova via in Val Maira

Non so voi, ma io rimpiango l’epopea del vecchio West, oppure il primo ottocento, dove una piazza o un luogo appartato (di solito un parco alle 5 di mattina!), erano i palcoscenici dei duelli che risolvevano attriti insanabili o discussioni inutili. Ora non si può più, ora devi sopportare che le persone possano fare quello che vogliono senza rispondere delle loro azioni.

vista di insieme

Leggi tutto

Grand Hotel Piantonetto: scheda della via

Grand Hotel Piantonetto
Punta di Fioni – California Dreamin’
430mt – 6c+ max. – 6b obb. III – R3
Esposizione Sud-Ovest
Alessandro Zuccon
Filippo Ghilardini
Martina Mastria

Scarica: Topo della via

              Topo dell'avvicinamento

Filippo su L2 foto ZucconSituata nel complesso sistema di pareti che abbiamo denominato “California Dreamin’”, la via Grand Hotel Piantonetto è una via “Wild”. Pur essendo situata nell’omonimo e celeberrimo Vallone di Piantonetto, cuore di granito del Gran Paradiso, è posta su di un versante ed una parete dove non sono presenti segni di antropizzazione, tantomeno non vi sono altre vie tracciate in precedenza; anche se qualche curioso ed antico cavetto metallico, lungo l’avvicinamento, lascia pensare che i pastori siano arrivati praticamente all’attacco!
L’arrampicata è varia ma in prevalenza in fessura, tuttavia non mancano qualche placca tecnica e ripidi muri di granito dalla grana enorme, da scalare in punta di dita come se fossimo a Tuolumne Meadows. La roccia è sanissima e con eccezionale grip.
La lunghezza che la caratterizza suggerisce di partire di buon mattino, l’avvicinamento non è lungo, non supera l’ora e mezza, ma è piuttosto selvaggio, fa parte dell’esperienza Wild! I primi tiri sono esposti ad Ovest e sono quindi più freschi ed ombrosi, più si sale e più si sarà baciati dal sole, questo permette di scalare anche nelle mezze stagioni quando non è presente neve lungo l’avvicinamento. Attenzione alle giornate più torride.
Quasi all’attacco, lungo il letto del torrente, a volte è possibile reperire qualche rigagnolo d’acqua, ma a stagione inoltrata non farci troppo affidamento.
Le difficoltà non sono estreme ma non sono neanche da sottovalutare, nei primi tiri in particolare è richiesta buona capacità nel proteggersi, in particolare con micro friend e dadini piccoli. Qualche passo obbligatorio richiede decisione, per il resto si tratta di una bella scalata su difficoltà medie, con tiri molto lunghi e piacevoli.
Buone scalate a tutti, e preserviamo questo versante così selvaggio!

Leggi tutto

Grand Hotel Piantonetto: una nuova, lunga ed avventurosa, via WILD

Grand Hotel Piantonetto: una nuova, lunga ed avventurosa, via WILD

Martina in L2 foto ZucconQuante volte, percorrendo le valli del Gran Paradiso, ho rischiato il frontale tentando di scorgere spicchi di roccia dove aprire una via nuova, magari lunga, continua, impegnativa ed ovviamente bellissima! Moltissime.

Purtroppo, come molti sottolineano, i grandi apritori che imperversarono dai ruggenti anni del Nuovo Mattino in poi ci hanno lasciato ben poco.

Apparentemente ogni sasso sembra saturo di itinerari, e per i più giovani non rimane che andare ad impelagarsi in punta alle montagne, con avvicinamenti dalle 3 ore in su, o intestardirsi nell’aprire l’ennesima via a spit a distanze poco onorevoli dalle altre già presenti sulle pareti più famose.

Leggi tutto

Noasca Diamond: scheda della via

Noasca Diamond: Bronze, Silver e Gold


Via modulare di 350 metri di sviluppo e 15 tiri ad appena 15-20 minuti dal Piazzale di Noasca con rapida discesa a piedi su sentiero. Spettacolare e da non perdere per chi vuole conoscere lo splendido Gneiss della Valle dell’Orco o per chi ha già scalato le altre classiche. La tipologia è singolare nella bassa valle, per lunghezza, comodità, omogeneità del grado (intorno al 6c) e stili di arrampicata che variano di continuo. Per lo scalatore medio portare casa i 15 tiri di Noasca Diamond equivale ad un bel diploma di scalata su granito.

Scarica il disegno riassuntivo.

Sono possibili diverse combinazioni. La via è idealmente suddivisibile in tre parti:
1) I tiri dall’1 al 4 sono La BRONZE, un piccolo gioiello di placca, scalabile con una corda da 50 metri e 14 rinvii, moschettoni a ghiera e cordini per sosta. Discesa a piedi dal sentiero. Grado max 6c+ obb. 6b anche se quasi tutta azzerabile per chiodatura generosa che permette sempre di osare la libera in tranquillità. Roccia particolarissima tipo Grimsel (Svizzera), liscia e color bronzo, senza le tipiche rugosità dello Gneiss grigio di queste parti. Alcuni passi sono un atto di fede nelle vostre suole, che incredibilmente terranno.
Discesa a piedi 10 min dal sentiero

Claudio Battezzati in spalmo sulla Bronze Foto Gpp (768x1024)

2) I tiri dal 5 all’11 sono La SILVER, tutto il repertorio del granito, divertimento puro, placche, fessure, diedri e muri a tacche. Due corde da 60 metri, cordini, moschettoni liberi, moschettoni a ghiera per soste. 14 rinvii ( di cui 4 o 5 coppie di moschettoni con cordino allungabile, meglio per protezioni mobili). Una serie di friend fino al 4BD doppi il 3,2,1,0,75.
Questa attrezzatura è consigliata per l’arrampicatore medio e per non esagerare con il peso. Poi ognuno deve regolarsi come crede. Grado Max 6c, i tratti a spit sono chiodati ravvicinati, spesso azzerabili. I tratti da proteggere a friend possono essere lunghi, ma di facile posizionamento grazie alla tipica conformazione del granito. Per cui un vero obbligatorio non c’è mai. Occorre saperli dosare con una buona strategia, la percezione di sicurezza è individuale.
Sui tratti a friend occorre avere le corde separate in modo da moschettonare singolarmente le protezioni mobili a ds e sn (non rinviarle con tutte e due le corde!) . Portarsi almeno 4/5 rinvii fatti con moschettoni e cordino allungabile all’occorrenza . Per chi è abituato al Trad son consigli banali, ma per chi è alle prime armi si evita di avere dopo un po’ un Tir attaccato all’imbragatura o friend che lavorano in orizzontale.
Discesa con tre doppie veloci

Andrea Giorda sulla Coffee Crack sulla Silver. Foto Gpp (1024x768)

3) I tiri dal 12 al 15 sono la GOLD, ambiente stupendo, giardini sospesi a picco sui tetti di Noasca. Scalata come sempre varia e divertente, roccia splendida. Materiale come per la Silver essendone la continuazione.
Grado 6c+, 6b obbligatorio, chiodatura generosa come per il resto della via. Fessure da proteggere.
I gradi dei tiri da proteggere saranno considerati dai più esperti un po’ generosi, ma chi non è abituato ha una percezione di difficoltà superiore .
Discesa a piedi per comodissimo sentiero, 35 minuti. Non scendere in doppia, è lungo e complicato, in quanto il tiro 12 è un lungo traverso pressocché in piano e la vegetazione può disturbare.

Claudio Battezzati  sulla Gold, penultimo tiro. Foto Gpp (1024x768)

Ovvio che la Bronze e la Silver possono essere fatte insieme o indipendentemente, in quanto un sentiero attraversa la parete alla fine della Bronze. Un consiglio solo per voi (!), se volete farle insieme, potete portare preventivamente il grosso dell’attrezzatura (Friend) alla base della Silver in pochi minuti di sentiero, così ridiscesi, vi scalate la Bronze scarichi e in piena libertà di movimento. La via è stata attentamente ripulita ma in 350 metri è normale che qualche presa possa richiedere qualche passaggio per diventare ottimale.
Può dire di aver scalato il Noasca Diamond, chi fa tutte e tre le vie di seguito, un bel gioco e una bella scorpacciata di arrampicata Orco Valley style, avendo la conferma di saper scalare su tutti gli stili del granito.

Raccomandati casco e tutti gli accorgimenti di sicurezza per una via di montagna. Seppur con obbligatorio basso, ambiente ameno e ritirata facile, la difficoltà è media e anche se addomesticata dalla chiodatura le difficoltà sono costanti, non per principianti. Occorre scalare con buona tecnica sul 6c per divertirsi.
Specie per chi viene da lontano, una splendida abbinata è il Weekend Orco Valley. Il sabato “Noasca Diamond” e la domenica “A volte ritornano alla Punta Phuc” con pernottamento al romantico Rifugio di Noaschetta (chiavi a Noasca) raggiungibile in breve proseguendo per il sentiero Minetti .
Insieme fanno una scorpacciata di 750 metri di granito perfettamente attrezzato e poco ingaggiato, in un ambiente da sogno, sempre azzerabile o con spit o con friend. Tutto relativamente a bassa quota. Potrebbe essere per stare al gioco il Noasca Platinum?

Periodo: per la felice esposizione a sud , Noasca Diamond può essere scalabile tutto l’anno, anche d’inverno quando non c’è neve e la temperatura è mite. In apertura, a gennaio 2020 era ideale per scalare. In piena estate attaccate molto presto, le placche della Bronze con il caldo possono diventare assai ostiche. Evitare i periodi dopo le piogge, alcuni tratti tendono a restare bagnati. La Silver si asciuga prima delle altre.

BRONZE
L1 Il tiro della sveglia 5c
L2 Uno dei passi più difficili della via, delicatissimo, soluzione da intuire 6c+
L3 The perfect slab, una placca dall’estetica superba e color bronzo 6c
L4 Tiro di uscita della Bronze ancora difficile e bello 6c
Possibile discesa dal sentiero. 10 minuti all’attacco.

SILVER
L5 Tiro divertente con tettino, da integrare 6b
L6 Partenza Trad, bella fessura diagonale e poi placca a piccole tacche, difficile 6c
L7 The Coffee Crack, siamo a metà via, alla pausa caffè, che si presenta come un diedro fessura in puro stile Orco Valley, mai veramente difficile, ma tutto da proteggere a friend. 6b+, grande godimento. Spostatevi ad assicurare il primo alla sosta 7bis.
L8 Offwhidth Crack, non ci facciamo mancare nulla, breve fessura camino laboriosa da impostare. Tipico passaggio su granito con fessure larghe. Tutto Trad tranne partenza, utile il 4 BD ma non indispensabile. 6b+
L9 The Wall muro spettacolare, un tiro da Gran Capucin, da scalare rilassati, tutto a spit tranne un friend volendo in partenza. Lasciate poi i friend al secondo. Una sequenza di tacche e diedrini vi portano al difficile passo per arrivare in catena 6C.
L10 The Crocodile Crack, dovrete mettere le vostre mani nella bocca del coccodrillo per venire a capo di questa lunga e rossiccia fessura orizzontale, in pieno volo sui tetti di Noasca. Un vero gioiello estetico naturale. Il rettile sdraiato aprirà le sue fauci per farvi arrivare in sosta dove termina Follie per Moana, la via di Motto e soci. Lungo tratto Trad con passo che richiede tecnica e decisione, armatevi di nuovo dei friend . 6c. Due spit, alla fine della prima parte della fessura sono stati messi per un eventuale soccorso, essendo un traverso, ma chi ha più tecnica può ignorarli e farla tranquillamente tutta in green point.
L11 Partenza su placca liscia e divertente poi muro aggettante con allunghi e pochi riposi , tutta protetta a spit. Qui, sulla cengia termina la Silver . Potete con tre doppie veloci a piombo e lineari ( non sulla via di salita ) raggiungere il sentiero. 6c

GOLD
L12 Se siete veri uomini, e la sete di avventura non vi abbandona...e neanche la pelle sulle dita, proseguite per l’ultimo stadio, La Gold. Questa prima lunghezza è su cengia, posto bellissimo ma privo di difficoltà per raggiungere con lungo traverso a sinistra, quasi camminando, l’ultima porzione di parete.
L13 The Roof Garden, tiro molto divertente e vario con partenza Trad ed uscita mista a friend e spit su placca luminosa e aperta. Arrivate in un posto incantevole, il giardino sospeso da cui vedrete il Courmaon con lo spigolo Gervasutti , la Levanna e il Col Perduto e tutte le famose pareti della Valle dell’Orco nella gola di Balma Fiorant, il Caporal in grande evidenza. Le baite come disseminate qua e là sull’erba smeraldo. Vale la pena di arrivare quassù, difficile andar via, ci si sente fortunati ad essere al Giardino sospeso, la Valle dell’Orco ha un fascino particolare, che lascia segni indelebili nell’animo e nei ricordi, non è un posto qualsiasi. 6b+
L14 The Finger Crack era l’ultima tipologia di fessura che ci mancava, purtroppo beve ma dall’estetica perfetta, finisce su un tipica placca grigia Orco style, sosta sotto il tetto. Tiro da integrare.6a+
L15 Passo bastardo se non vi siete ancora appesi, occhio al passo bastardo, un tettino scapoiro ( in piemontese che scappa, sfuggente) che potrebbe rovinarvi la festa. Uno spit vi assicura di non finire sulla placca sottostante e rende il passo azzerabile! Un buco che sembra scavato aiuta, in realtà era una presa di quarzo friabile che è stata rimossa dopo essersi rotta. Gli scavi sono contro la nostra religione!

Il Diamante poi si difende ancora con un ultimo muretto, se siete scoppiati non sottovalutatelo. In sosta vista spettacolare sui tetti di Noasca e le montagne circostanti, anche il Monte Castello con la Punta Phuc e il Ciarforon.

Vi siete diplomati maestri del Granito, se vi siete appesi siete in buona compagnia. Rapidissima e piacevole discesa, un traverso in piano alla vostra sin guardando a monte vi porta al sentiero di Pian Rocci.

Poco più di 35 minuti e rivivrete la scalata con la birra in mano e un panino alle acciughe dai tavolini del Bar di Sabrina. Il numero delle birre enfatizzerà l’epica del racconto, i 10 friend che avete usato…potrebbero, in funzione del tasso alcolico ridursi a due, giusto per metter qualcosa!

C’est la vie, au revoir.

Saluto Covid in vetta al Noasca Diamond  Foto Gpp (1024x768)

 

 bshop logo
CNA Assicurazioni Srl Via Spalato 62A Torino
bshop logo
Logo Wild Country
Libreria editrice la Montagna Torino
Palestra arrampicata Bside Torino

Litografia Briver
 Palestra arrampicata SASP Torino