Val Chisone PUNTA CRISTALLIERA 2801m (Torrione Centrale Parete Sud )
VIA “BUM BUM BAGHDAD” **** Prima salita: Gian Carlo Grassi e Claudio Battezzati 3/4 Luglio 1990 Riattrezzata da: Claudio Battezzati e Gian Piero Porcheddu il 10/11 e 22 Luglio 2021
Quest’anno ricorre il 30° anniversario della scomparsa di Gian Carlo Grassi. Senza entrare in alcuna tematica commemorativa della sua figura di Alpinista , voglio però onorare l’amico con il quale ho condiviso scalate e aperture di nuove vie. Per questo motivo ho deciso di riattrezzare la via che avevamo aperto insieme il 3/4Luglio 1990 sulla parete sud del Torrione Centrale della Cristalliera, montagna amatissima da Gian Carlo, sulla quale ha aperto numerosissime vie.
Dalla primavera del 1990 fosche nubi di guerra si addensavano sul Medio Oriente con Saddam Hussein che minacciava di bruciare Israele ed intanto si preparava ad invadere il Kuwait mentre gli Americani si apprestavano all’attacco dell’Iraq. Da qui il nome della via :
Parete dell’ALPHERIAN o meglio…AHPERIAN – Vallone di Forzo – Val Soana
Via “CORTO MALTESE”
Via dedicata a Roberto Bonelli.
Marco Bernini (Berni), Gian Piero Porcheddu (GPP) e Valeria de Vecchi (Valerik) in data 22/06 e 05/07/2021.
Avvicinamento. Come per le altre Vie già presenti (Via del Fratello, Allegro con Brio e Via Eno Valerio). Occhio…se si attacca per il diedro con alla base la scritta Enio Valerio, all’uscita dello stesso vi è un masso cui prestare attenzione, pare poco stabile! Note: Sviluppo: 240m circa, attrezzata con circa 50 fixe, più le soste, le fessure, nel limite del possibile, sono state lasciate pulite e occorre piazzare protezioni veloci, pertanto indispensabile portarsi dietro una serie di nut e friend dai micro sino al blu BD grande (N°3).
Difficoltà obbligatoria: 6a+
Descrizione della via: L1: attaccare per il muretto a fixe a destra del diedro, arrivati al fixe prima della sosta spostarsi a sx, 1 fixe e sosta. 25m. 5b+. L2: salire la bella placca sopra la sosta, 6a+, che si abbatte negli ultimi metri. 30m. L3: oltrepassare la cengia erbosa a dx e salire prima per placca poi il corto muretto, ribaltarsi sulla successiva placca e passare dietro ad uno spuntone, sopra il quale si sosta. 5c/6a. 25m. L4: difficile strapiombino a sx, portarsi sullo spigolo a dx e ribaltarsi su banchetta, passo di (probabile) 6c+ non liberato, il resto 6a+, una successione di gradini rovesci porta ad un fessurino, 5c/6a che si segue sino in sosta. 25m. L5: per placche e diedri fessurati, passi di 6a, si arriva a S5. 45m. L6: dritti sopra la sosta per fessure, 1° fixe molto in alto, successione di placche e fessure orizzontali portano ad una placca nera con fessura cieca, uscirne per lo spigolo a dx (diritti è anche possibile, almeno 6c), corto diedrino e per facile placca in sosta. 6a+/6b, 40m.
N.B. le difficoltà sono da confermare con le ripetizioni che seguiranno. Discesa. In doppia lungo la via sino a S3, da volendo qui con una doppia sola si arriva a terra, oppure spezzarla alla S1 di Allegro con Brio.
Sto rileggendo un vecchio libro dall’ humor tutto inglese (tre uomini in barca) e allo stesso tempo chattando sui social. Una tipa mi scrive che mentre io facevo la via del Divino e dell’Epidemico a Noasca, lei ha fatto la Via del Pesce. Vado a vedere chi è la donzella, vedo che è una sportivona mica da ridere e va in montagna come piace a me. Peccato sia di Milano…sarà una che se la tira a prescindere. Va beh, non diamo retta ai pregiudizi e avventuriamoci nella comunicazione impersonale dei messaggini in rete, con faccine, battute e tutto il resto. Accidenti, viene fuori una tipa competente, simpatica che risponde in modalità free. Sarà sicuramente una milanese di adozione.
Non so voi, ma io rimpiango l’epopea del vecchio West, oppure il primo ottocento, dove una piazza o un luogo appartato (di solito un parco alle 5 di mattina!), erano i palcoscenici dei duelli che risolvevano attriti insanabili o discussioni inutili. Ora non si può più, ora devi sopportare che le persone possano fare quello che vogliono senza rispondere delle loro azioni.