Anche quest’anno il corso di alpinismo della scuola G. Gervasutti è giunto al termine, gli allievi sembrano quasi dispiaciuti di mancare al solito appuntamento serale per le lezioni teoriche e a quello del week end per l’uscita in montagna. Quest’anno però qualcosa è cambiato in questo corso, cambia la direzione, che passa in mano a Giampiero Bertotti, istruttore nella scuola da diversi anni.
Ci ha lasciati Franco Locatelli, sì proprio lui “quello” della Locatelli al Sergent in Valle dell’Orco e la Locatelli sulla bella parete ovest del Monte Destrera in Piantonetto. Era un alpinista Accademico e nel 1970 entrò nell’organico degli istruttore della scuola G. Gervasutti.
Ricordo in modo particolare il primo giorno che ci incontrammo.
Quel giorno fu anche la prima salita insieme, organizzata da Adelchi e Sandro Beglio al paretone del Bric Pianarella a Feglino.
La Valle dell’Orco sta recentemente tornando ad essere fulcro e fucina di giovani arrampicatori, è questo un dato di fatto su cui intavolare un discorso più ampio, che riguarda l’arrampicata in generale, tra le cui pieghe sempre più si sta distinguendo la cosiddetta arrampicata “tradizionale”, goffa trasposizione in italiano del termine “Trad Climbing”, che è tutt’altro che un’arrampicata all’antica, quantomeno per quanto riguarda il Piemonte e le Alpi Occidentali. Un termine più appropriato potrebbe essere “Clean Climbing”, ovvero arrampicare utilizzando solo protezioni veloci mobili, in modo da lasciare la parete esattamente come la si è trovata, senza necessità di alterare la roccia.
Abbiamo conosciuto Maria Grazia Laetsch a fine Agosto. Ci troviamo a Ceresole Reale, la nostra attenzione è catturata da una baita in pietra decorata con fiori e cataste di legna di larice ordinate in modo certosino con stile austriaco. La curiosità è così forte da spingerci a chiedere una visita. Siamo accolti con enorme piacere ed orgoglio, una stufa nell’angolo della cucina riscalda l’ambiente mentre inizia una lunga chiacchierata.