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ARRAMPICARE NEL PARCO DEL GRAN PARADISO

logoL’arrampicata è una disciplina associata ad un’idea di turismo ecologico: si svolge a stretto contatto con la natura e, se svolta correttamente, può contribuire anche alla diffusione della cultura di conservazione ambientale.

Nel perseguire tali obiettivi, vuole essere un'attività che, pur avendo connotazione sportiva, rivolge anche una costante attenzione ai temi della “spiritualità e sacralità della montagna”...

Pubblicato su Voci del Parco 1/2014

 

Questa viene praticata a stretto contatto con l'ambiente naturale: conoscere le caratteristiche principali della montagna, nelle sue componenti organiche e inorganiche, diventa quindi una necessità strumentale, oltre che un bagaglio culturale.

“E la conoscenza produce rispetto ed il rispetto aiuta a condividere ed applicare le regole per proteggere la natura”.

I luoghi d’arrampicata all’interno del Parco sono numerosi e si differenziano fortemente nelle caratteristiche tra versante valdostano e piemontese. L’arrampicata su roccia sul versante valdostano è poco diffusa, per la generale scarsa qualità della roccia, più praticata invece quella su ghiaccio.

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Carlo Giuliberti su "Legoland" 7b+

Il versante piemontese si distingue invece per l’arrampicata su roccia e grazie alla massiccia presenza di rocce metamorfiche lo stile è prettamente granitico; negli ultimi anni inoltre la valle Orco è meta dell’arrampicata trad con una conseguente esplorazione che ha riportato alla luce itinerari dimenticati. L’arrampicata su roccia consente di raggiungere luoghi spesso inaccessibili e particolarmente idonei alla fauna, soprattutto ai rapaci che nidificano, durante la primavera e l'estate, su pareti rocciose e sui ghiaioni montani, in siti scelti per la loro tranquillità e l’isolamento. 

La frequentazione ripetuta delle “palestre di roccia”, il rumore legato alla presenza dei praticanti, l’armatura delle pareti rocciose con chiodi applicati mediante trapanatura, la sistemazione di funi ed altri accessori per la progressione e la segnalazione possono disturbare la riproduzione dei rapaci rupicoli e di altri uccelli particolarmente sensibili durante il periodo primaverile ed estivo. E’ stato infatti documentato che il disturbo diretto, anche se involontario, può causare una serie di comportamenti mirati alla difesa del territorio con una conseguente riduzione del successo riproduttivo, se non addirittura l’abbandono del nido stesso, per alcune specie anche rare e legalmente tutelate su scala europea, quali l’aquila reale ed il falco pellegrino.

L’arrampicata su cascate di ghiaccio, svolgendosi indicativamente da novembre ad inizio marzo, coincide sia per tempistiche che per ubicazione con il periodo riproduttivo di stambecchi e camosci. Pertanto si deve avere particolare riguardo a non recare disturbo alla fauna, in un periodo dell’anno molto delicato per la sopravvivenza. Questi motivi hanno spinto l'Ente Parco ad iniziare un'attività di educazione all'arrampicata sostenibile, sia durante eventi ad hoc come il Trad Meeting di Ceresole, sia con alcune indicazioni per chi la pratica, riassunte nell'infografica e che presto troveranno anche spazio sul sito web del Parco. 

Carlotta Pera
Mauro Raymondi
Operatori Club Alpino Italiano

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