Lo Scudo della Rocca dei Campanili è una delle più spettacolari pareti verticali rocciose delle Alpi Liguri, perdonate il paragone, una specie di “Wenden piemontese”. Offre splendide arrampicate moderne su calcare da sogno, tra cui la bella via BAL DO SABRE (Il Ballo delle Spade). Tranne la fessura del quinto tiro, tutta da proteggere con i friends, la via B.D.S è attrezzata con un mix di vecchi spit da 8mm, alcuni piantati a mano e placchette di alluminio ritorte, mooolto lontani e passaggi non azzerabili, (vietato cadere).
Decidiamo di ripetere la Mellano al Becco di Valsoera per finire in bellezza la stagione prima delle ferie.
Bellissimo viaggio nella montagna e nella storia dell'alpinismo. La via nella descrizione di Andrea Giorda i 50 anni della Cavalieri-Mellano.Perego Report della prima salita invernale compiuta da istruttori della Gervasutti in un articolo della Stampa del 10/01/1967
Magnifica via, aperta da P. Mussatto e J. Garcia – nell’estate 2009. Relazione
Difficoltà: ED- ; 6c+ / 6b obbl Esposizione Arrampicata: Ovest Quota Base Arrampicata (m): 2520 Sviluppo Arrampicata (m): 250 Dislivello Avvicinamento (m): 383 L’ambiente circostante è incantevole, ed è una via che per bellezza e comodità rasenta la perfezione, sicuramente una delle più consigliabili dei Cerces. Esposta ad Ovest è ottima per le estati calde. La via è di Phlippe Mussatto, una garanzia per quanto riguarda la qualità delle linee, una firma d'autore, superstar, grande apritore di vie impegnative, un maestro. La chiodatura non è generosa, sui passi chiave si trova lo spit ma spesso dove è più semplice occorre dominare le difficoltà . Per affrontare bene la via con la prospettiva di farla interamente in libera occorre avere margini alti rispetto ai gradi dichiarati. Richiede spesso decisione, ma offre sempre grande soddisfazione e divertimento.
Altra salita di grande respiro per due giovani istruttori della scuola.
Fabio Ventre IS, e Mirko Vigorita ASP, sul Pilier Cordier ai Grands Charmoz.
Le parole di Fabio: Bellissima gita, abbiamo bivaccato al lago blu a 10 minuti dalla funivia insieme a un sacco di altra gente, posto molto comodo con acqua vicino ai nevai sopra al lago. Attaccato alle 6, il traverso su neve è esposto alle cadute di sassi dal ghiacciaio dei nantillons che scaricava parecchio. Via molto lunga, si possono fare tiri a piacimento, ci sono numerose soste intermedie e le relazioni variano dai 26 tiri di piola ai 17 di altre, noi abbiamo cercato di fare sempre tiri lunghi per risparmiare tempo. Sulla cengia si deve andare verso dx vicino ad una forcella e risalire una specie di cresta tenendo il lato destro, poi diventa evidente. Molto utile il 4 doppio. Attaccato alle 6, in cima alle 14,30 e base intorno alle 6 mi pare. Non avevamo il martello ma nonostante l'affollamento i chiodi di un paio di soste li ho tolti con due dita, evidentemente tutti salgono convinti che qualcuno li abbia ribattuti. E i preziosi consigli: Consiglio quindi di portarsi un martello. Non fatevi ingannare dai tiri di quarto/quinto, molti sono simili a dei 6a/b