La via prende il nome dal libro “Molte vite molti maestri” di B. WEISS che è uno di quei libri che fanno epoca. Uscito oltre 20 anni fa negli USA, ha aperto nuovi scenari sulla nostra visione della vita dopo la morte.
La salita che proponiamo “Aldilà di Etica & Morale” è l’ultima via tracciata nel 2018 su una delle tanti pareti che caratterizzano questo straordinario e imponente gruppo montuoso. Rocca la Meja è una bellissima montagna che domina gli altipiani tra la Valle Stura e la Valle Maira; il suo nome in dialetto delle valli, infatti, significa “posta in mezzo”. Per chi proviene dal colle Margherina la sua particolare struttura fatta da guglie frastagliate che richiamano le cattedrali gotiche , si staglia improvvisamente contro il cielo e svetta sopra pascoli pressoché pianeggianti. Nel corso degli anni il breve e comodo avvicinamento ha contribuito a far conoscere questa montagna a numerosi alpinisti/arrampicatori, nonché a escursionisti e ad appassionati di mountain bike che, percorrendo in un magnifico contesto i vari sentieri circostanti, sono appagati dalla visione di questa montagna. Relazione
L'attacco è su una placca rossastra a DX di un diedro evidente per una fessurina, la prima che si vede e che parte sopra ad una piccola cengia, qualche protezione incastrata lungo il tiro. L’itinerario segue tutte una serie di fessure sempre ottimamente proteggibili, con andamento verso DX puntando ad un evidentissimo e affilato spigolo, pochissimi chiodi in via e qualche frieds e nuts incastrati. Le soste della via sono protette con due resinati non collegati che si possono utilizzare anche per le calate.
Ma è meglio utilizzare le calate con resinati e catene della via di fianco a SX Harold e Maud. Relazione
Una storia di esplorazione iniziata 40 anni fa e non ancora finita.
Raccontata da Alessandro Zuccon CAAI Istruttore della Scuola
La Punta di Fioni, l'aquila, la parete 1978, giovane allievo del Corso di Alpinismo Gervasutti risalgo per la prima volta il Vallone di Piantonetto. Il mio istruttore, Claudio Sant'Unione, decide che non ripeteremo una via, ma andremo invece in 'esplorazione'. Salimmo così uno dei numerosi speroni che precedono il Becco di Valsoera, su su fino alla sommità della cresta e poi giù dall'altro versante in un avventuroso rientro. Una "via nuova"? Sì, probabilmente sì, ma allora non la tenemmo in gran conto, nessuno fece relazioni od altro e oggi non ricordo altri particolari.
Ma forse nacque così il gusto per la ricerca, del muoversi dove non è mai passato nessuno o quasi, la capacità di fiutare un passagio dove non si vedono altro che rocce informi, vertiginosi canali e cenge sfuggenti.
Bellissima e poco più modesta torre della Tour Termier; una valida alternativa alle più conosciute e affollate salite della Tour Termier. Bellissima vista sulle montagne dell’Oisans alle spalle di chi arrampica. Una bella via per chi vuole arrampicare in un bel contesto ambientale. Inoltre l’esposizione NW permette di effettuare la salita in giornate afose, fare la via al sole dopo le ore 12 o quando si ha poco tempo a disposizione. La roccia è estremamente aderente, prestare attenzione solamente in qualche passaggio. Relazione