Vallone di Sea: delitto perfetto
Sempre più spesso, dopo una forte pioggia contiamo morti tra vecchi e bambini e rimaniamo allibiti nel vedere che le case distrutte erano state costruite nell’alveo di un fiume o su una collina franosa.
I proprietari per primi, spesso in malafede, si scagliano contro le amministrazioni che hanno dato i permessi. In realtà è un gioco delle parti, perché frequentemente quegli amministratori sono stati eletti proprio per costruire dove chiunque, con buon senso, non avrebbe fatto neanche un capanno, figuriamo farci vivere una famiglia.
Li possiamo chiamare “delitti perfetti” dove tutto avviene nella legalità e nel consenso, peccato che il risultato porti a tragedie non recuperabili.
Ogni volta il politico di Roma in televisione assicura che non succederà più, salvo poi essere contraddetto alla prima grande pioggia. E nel caso ci fosse un dolo, i tempi della giustizia con le prescrizioni fanno il resto.
Se vogliamo affrontare la questione sull’opportunità o meno di costruire una strada nel Vallone di Sea, in Val Grande di Lanzo in provincia di Torino, per poter ragionare, occorre sgombrare il campo da sensibilità personali e farne una questione prettamente economica...